#13: Love summer hate everything else
esiste una stagione perfetta esatto sì parlo proprio dell'estate
Ciao,
oggi è sabato, io sono Laura e questa è Càpita, la newsletter che guarda con la lente di ingrandimento l’età adulta e poi spalanca gli occhi, perché chi lo sapeva che era tutto ‘sto casino. Le senti queste vibes? Appartengono alle ferie, e scorrono in me dalle 18.30 di ieri sera, quando ho chiuso il computer.
Questa è una Càpita summer edition: nessun long-form questa volta, te lo dico subito, bensì un selezionato ventaglio di cose interessanti da ascoltare, leggere, scrollare che ho incontrato in questi mesi. Prego, è un piacere.
Pezzi da leggere
The Diary of a Teenage Adult di Dolly Alderton su The Cut - uno dei miei mag americani preferiti -, un personal essay intimo e divertente sull’essere single durante una pandemia. Uno dei miei paragrafi prefe:
If you’re single in a pandemic, you may convince yourself like you did in 2002 that you are not fit for love. That it’s for other girls, but not for you. You’ll find yourself drawn to all the things you loved most when you were 14: pink Herbal Essences shampoo, Pop-Tarts, pen-drawn tattoos, John Mayer albums. If you’re single in a pandemic, you will never feel as close to your own teenage self. You’ll be in touch every day — she will become your housemate and confidant.
un pezzone di Olivia Laing sul Guardian, Loneliness: coping with the gap where friends used to be, che parla di solitudine e amicizia, di nuovo, in tempi di pandemia;
L’incubo del lavoro dei sogni di Chiara Galeazzi su Siamo Mine, un pezzo che parte dal “E tu cosa vuoi fare da grande?” che ci sentivamo domandare da bambini ed esplora cosa succede quando poi diventi grande e capisci che il lavoro dei sogni non esiste;
Will You Ever Change? di Amelia Schonbek, sempre su The Cut, che in un pezzo lunghissimo e molto complesso che parte dal #MeToo e racconta cosa sia il restorative justice, “a form of conflict resolution that brings together survivors and offenders with a focus on repairing the damage done, rather than punishing the person responsible”.
Canzoni da ascoltare
Happier than ever, l’ultimo di Billie Eilish al limite dell’ASMR, scritto bene e prodotto mega bene, cose che dall’alto delle competenze musicali che non ho mi permette ugualmente di giudicarlo un bel disco;
la canzone di Doja Cat con SZA che non riesco a smettere di ascoltare da 6 settimane, Kiss Me More;
e anche l’ultima di Lorde, Stoned at the Nail Salon, che come se non bastasse ha pensato bene di chiamare anche Phoebe Bridgers e Clairo, prego, fate pure eh;
una playlist da mettere in sottofondo durante le cene estive, in terrazzo, col tabacco sul tavolo, e le birre ghiacciate.
Libri da leggere
Due vite di Emanuele Trevi, una piccola gemma che racconta in modo intimo e delicato l’amicizia tra Pia Pera e Rocco Carbone;
Tutto quello che so sull’amore di Dolly Alderton, un contenitore fatto di personal essay che racconta tutto quello che è diventare grandi, soprattutto dai venti ai trant’anni: sbronze, tantissime sbronze, le relazioni tra amici, tra genitori, tra amanti, la morte, la terapia, il lavoro, i disturbi alimentari, tutto quanto;
Spatriati di Mario Desiati, la storia di due amici che si girano attorno tutta la vita, da Martina Franca a Milano a Berlino, ma anche la storia di tutte le forme che può avere l’amore quando non ha giudizi.
Profili da scrollare
afffirmations, un hub di positività e gratitudine da 646k follower: appena ci capiti non capisci se sia shitposting, arte, satira o tutte le precedenti, ma rappresenta una delle wave memetiche più utilizzate dai Gen Z per esprimersi e sopravvivere alla vita. Qui e qui puoi farti un’idea della cosa e del perché;
Depressing Fridge Poems, piccole poesie composte di quadratini calamitati da frigo che nascondono delle verità oneste, tipo questa:
il profilo Instagram di Daniel LaBelle, un tizio che fa video in cui prevalentemente corre per la sua casa e sbatte addosso alle cose con effetto molto divertente, e che sono certa che ai tempi di Vine avrebbe fatto i trilioni;
avete mai pensato di comporre delle frasi con i titoli delle canzoni su Spotify? Esiste un intero profilo Twitter che lo fa, intendo così:
oppure così:
Ti auguro deliziose vacanze, ci rivediamo a settembre!
Laura